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La Tartaruga e il suo Sogno di Volo

C’era una volta una tartaruga di nome Tito che viveva in una grande foresta. Tito era un po’ diverso dalle altre tartarughe, perché aveva un grande sogno che lo faceva sentire diverso dalle altre creature del bosco: voleva volare. 

Mentre le altre tartarughe si trascinavano lentamente attraverso la foresta, Tito si perdeva nei suoi pensieri e fantasticava su come sarebbe stato sorvolare i rami degli alberi, planare tra le nuvole e vedere il mondo dall’alto. Era un sogno strano per una tartaruga, ma per Tito era il suo sogno più grande. 

Ma ogni volta che Tito parlava del suo sogno agli altri animali del bosco, veniva ridicolizzato e preso in giro. “Le tartarughe non volano, caro Tito”, dicevano. “Non è possibile, devi smetterla di sognare ad occhi aperti”. 

Ma Tito non si arrendeva. Continuava a immaginare il vento tra le sue ali e il sole sulla sua corazza. E alla fine decise di provare a realizzare il suo sogno, nonostante le critiche. 

Cominciò ad allenarsi ogni giorno. Scendeva dalla collina più alta della foresta e spiegava le sue zampe, sperando di volare. Ma ogni volta cadeva a terra, in mezzo ad una nuvola di polvere. Nonostante i fallimenti, Tito non si arrendeva. Continuava ad allenarsi e cercava di migliorarsi ogni giorno. 

Passarono i mesi e alla fine Tito riuscì a fare dei progressi. Non era ancora in grado di volare, ma riusciva a saltare molto in alto. E iniziò a capire che forse non avrebbe mai potuto volare come un uccello, ma poteva usare le sue abilità per superare gli ostacoli e raggiungere i suoi sogni. 

E così, un giorno, quando un grande incendio divampò nella foresta, Tito decise di usare le sue abilità per aiutare gli altri animali. Saltò da albero in albero, evitando le fiamme e avvisando gli animali che rischiavano di rimanere intrappolati. Grazie alle sue abilità, Tito riuscì a salvare molti animali. 

Alla fine dell’incendio, Tito fu elogiato come un eroe dai suoi amici animali, che erano rimasti stupiti dalle sue abilità. Ma Tito sapeva che non era un eroe perché aveva volato, ma perché aveva seguito il suo sogno e si era allenato per migliorarsi. 

E così Tito capì che i suoi sogni potevano diventare realtà, anche se in modi diversi da quelli che aveva immaginato. Che era importante avere un sogno e lottare per realizzarlo, anche se sembra difficile. E che, soprattutto, non bisogna mai rinunciare ai propri sogni, anche quando gli altri ti dicono che sono impossibili. 

E da quel giorno in poi, Tito fu conosciuto come il “volantino” della foresta, perché aveva dimostrato che con la determinazione e l’impegno, ogni sogno poteva diventare realtà. 

Tito divenne un esempio per tutti gli animali del bosco, insegnando loro che seguendo i propri sogni e non rinunciando mai, si può superare ogni ostacolo. La tartaruga capì anche che non è necessario essere perfetti, basta essere se stessi e avere fiducia nelle proprie capacità. 

E così, Tito visse felice nella foresta, aiutando gli altri animali e continuando a sognare. Ogni tanto, guardava il cielo con un sorriso sulle labbra, sapendo che sebbene non potesse volare come un uccello, aveva imparato a volare con il cuore e con la propria determinazione. 

E gli altri animali del bosco si ispiravano alla tartaruga volantino, imparando a seguire i propri sogni e a non arrendersi mai di fronte alle difficoltà. 

Così, la storia di Tito la tartaruga volantino, divenne una leggenda nella foresta, insegnando ai bambini che leggevano la storia che non importa quanti ostacoli si incontrino lungo il percorso, se si crede in se stessi e si lotta con impegno e determinazione, si possono realizzare i propri sogni. 

E così, tutti impararono la lezione più importante della vita: che i sogni possono diventare realtà, basta avere il coraggio di crederci e l’impegno di seguirli. 

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