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Il Piccolo Coccodrillo Sognatore

C’era una volta un piccolo coccodrillo di nome Carlo. Carlo era diverso dalle altre creature della giungla, perché aveva un grande sogno: voleva diventare un musicista famoso. Carlo amava la musica più di ogni altra cosa al mondo e passava le sue giornate a suonare la sua chitarra, sognando di diventare un grande artista. 

Ma i suoi genitori, che erano coccodrilli molto tradizionali, non erano d’accordo con il suo sogno. Pensavano che il loro figlio dovesse diventare un cacciatore abile come loro, e non uno strumentista. Gli dicevano che la musica non era una professione seria e che non avrebbe mai portato a niente di buono. 

Ma Carlo non si arrese, perché sapeva che il suo sogno era importante e che non avrebbe mai potuto essere felice se avesse abbandonato la sua passione. Continuò a suonare la sua chitarra ogni giorno, anche quando tutti gli altri dormivano. E si allenava duramente, cercando di migliorare ogni giorno. 

Un giorno, mentre suonava la sua chitarra vicino al fiume, Carlo incontrò un vecchio coccodrillo di nome Sergio. Sergio era un coccodrillo molto saggio, che aveva vissuto molte avventure nella sua vita. Carlo gli chiese se avesse qualche consiglio da darli, e il vecchio coccodrillo gli rispose: “Segui il tuo cuore, piccolo coccodrillo. Se la musica è la tua passione, non devi mai smettere di suonare”. 

Carlo fu molto ispirato dalle parole di Sergio, e decise di partire alla ricerca della sua fortuna. Lasciò la sua casa nella giungla e si diresse verso la città, dove sperava di trovare un modo per fare carriera nella musica. 

Ma la città era molto diversa dalla giungla, e Carlo si sentiva un po’ spaesato. Non sapeva dove andare o come trovare lavoro come musicista. Ma continuò a cercare, suonando la sua chitarra in ogni angolo della città. 

Un giorno, mentre suonava in un parco, incontrò una piccola scimmia di nome Mimi. Mimi amava la musica tanto quanto Carlo, e gli chiese di unirsi alla sua band. Carlo era felice di unirsi alla band, e iniziò a suonare con Mimi e gli altri musicisti. 

La band di Carlo era molto brava, e presto cominciò ad attirare l’attenzione dei produttori musicali della città. Carlo e la sua band fecero molti concerti, e in poco tempo diventarono molto famosi. Carlo aveva finalmente realizzato il suo sogno di diventare un musicista famoso. 

Ma non dimenticò mai le sue radici nella giungla, e spesso tornava a casa per visitare la sua famiglia e gli amici della giungla. E ogni volta che suonava la sua chitarra nella giungla, tutti gli animali venivano a sentirlo suonare, ammirati dalla sua abilità e dalla sua passione. 

Carlo capì che il suo sogno non era solo un desiderio, ma una vera e propria missione nella vita. La sua musica portava la felicità e la gioia a tutte le creature della giungla, e Carlo era felice di poter condividere la sua passione con gli altri. 

E così, Carlo diventò un simbolo di speranza per tutti gli animali della giungla, insegnando loro che seguendo i propri sogni si può arrivare ovunque, anche se sembra impossibile. E che la musica, così come ogni altra forma d’arte, può unire le persone e creare bellezza nel mondo. 

Gli altri coccodrilli della giungla si resero conto che il loro figlio aveva fatto la scelta giusta, seguendo la sua passione e realizzando il suo sogno. Capirono che ogni animale ha il diritto di scegliere la propria strada nella vita, e che non è mai troppo tardi per iniziare a seguire i propri sogni. 

E così, Carlo continuò a suonare la sua chitarra, portando la sua musica in ogni angolo della giungla e oltre. Era felice di aver trovato la sua vera vocazione nella vita, e sapeva che la sua musica avrebbe continuato a ispirare gli animali della giungla per generazioni a venire. 

E da quel giorno in poi, ogni volta che gli animali della giungla sentivano la musica di Carlo, sapevano che quella era la musica del loro amico, il piccolo coccodrillo sognatore, che aveva insegnato loro che non c’è sogno troppo grande da realizzare, se si ha la passione e il coraggio di seguirlo fino in fondo. 

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