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La Città dei Robot

Una volta, in un futuro non troppo lontano, viveva un ragazzino di nome Luca. Luca era affascinato dalle macchine e dai robot. Aveva un piccolo robot giocattolo di nome Bot che amava più di ogni altra cosa.

Una notte, mentre Luca stava giocando con Bot, successe qualcosa di straordinario. Bot si illuminò e proiettò un raggio di luce blu che trasportò Luca in un mondo diverso. Quando Luca riaprì gli occhi, si trovò in una città incredibile, la città dei robot.

Le strade erano illuminate da luci al neon, i grattacieli toccavano il cielo e i robot di tutte le forme e dimensioni vagavano ovunque. C’erano robot che sembravano persone, robot che sembravano animali e alcuni che sembravano navi volanti. Era una vista spettacolare.

Mentre Luca esplorava la città, incontrò un robot di nome Spark, che aveva la forma di un cagnolino robotico. Spark era il robot guida della città e spiegò a Luca che era in un luogo chiamato Robocity, la città dove i robot vivevano in pace e armonia.

Luca trascorse la giornata con Spark, visitando posti incredibili. Videro la Piazza Centrale, dove i robot si riunivano per condividere storie e risate, il Parco di Rame, dove i robot potevano riposarsi e rigenerarsi, e l’Università di Acciaio, dove i robot imparavano nuove competenze.

Ma la cosa più affascinante che Luca scopri fu che, nonostante fossero fatti di metallo e circuiti, i robot erano molto simili agli umani. Avevano amici, risate e sogni proprio come Luca.

Dopo una giornata piena di avventure, Luca dovette tornare a casa. Bot lo riportò nel suo mondo con il raggio di luce blu. Tornato a casa, Luca abbracciò Bot e gli sorrise. Aveva avuto la più grande avventura della sua vita e aveva fatto un nuovo amico, Spark.

Da quel giorno, Luca non vide più i robot solo come macchine, ma come amici. Continuò a sognare Robocity, sperando di tornare un giorno per un’altra avventura.

Questa è la storia di Luca e la sua avventura nella città dei robot, un racconto di scoperta, amicizia e il potere dei sogni. Una storia che ci ricorda che l’avventura può trovarsi in qualsiasi luogo, anche in un mondo di metallo e circuiti.

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Il bastone magico dell’avventura

Sofia e Isabel erano due piccole avventuriere che amavano esplorare la giungla avventurosa. Un giorno, mentre passeggiavano tra i rami degli alberi alti e frondosi, Isabel trovò un antico diario incantato. "Guarda Sofia, cos'è questo?" chiese Isabel con sorpresa...

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